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Se in Italia dovremo aspettare ancora qualche mese, in alcuni Paesi Ikea ha fatto un test e ha distribuito un catalogo primaverile, il IKEA Spring Catalog 2020. Succede in Francia, Giappone Singapore e Svezia, ma a onor del vero, il lancio è stato fatto il 10 febbraio di quest’anno, quando ancora l’esplosione della pandemia era quasi insospettabile, almeno in Europa.

Il concept ruota intorno a un invita a una “casa aperta”, con cinque varianti di ambientazione, tutte piene di ispirazioni per condurre abitudini più sane e organizzare la vita di tutti i giorni. Un catalogo quasi profetico, che ci racconta molto di quelle che potrebbero essere le nostre case dopo il lockdown, ora che abbiamo imparato a conoscerle meglio e a capire quali sono le nostre reali esigenze domestiche.

La quarantena ci ha fatto riscoprire le piccole cose di casa. Ikea Australia ha fatto ad esempio dei piaceri tattili domestici un video ipnotico ASMRAutonomous sensory meridian response.

Come sapete, ci piace condurre indagini e analisi sul catalogo aziendale, perché queste pagine raccontano molto delle esigenze e dei sogni delle persone per le loro case in tutto il mondo. E non è solo una questione legata ai vincoli degli “spazi”, ma anche al “tempo” che perdiamo nel cercare cose e riordinarle. Tempo che si può ottimizzare, ad esempio, anche per pianificare e preparare i pasti, per avere anche il controllo sulla propria alimentazione.

Abbiamo sfogliato il catalogo nella versione francese, e qui vi raccontiamo gli indizi che abbiamo raccolto. Buona lettura!

1. La casa, divertente anche così imperfetta

“Ah, i social network, questo universo dove tutti sono sempre ben pettinati (anche al risveglio), dove i cani sono adorabili e posano per le foto e dove gli interni della casa sono perfettamente ordinati! La realtà è spesso diversa… ma talmente più divertente! Non vi promettiamo di essere in grado di riordinare e organizzare i vostri interni con un schiocco di dita, tuttavia possiamo aiutarvi.” È una nostra traduzione amatoriale dal francese, ma così inizia il catalogo della primavera, raccontando che la realtà è un’altra rispetto alla vita patinata della Rete.

2. Le nostre passioni in qualsiasi stanza

Nella prima ambientazione del catalogo, spuntano ovunque strumenti musicali, spartiti, vinili, set per creare gioielli artigianali. In fondo, se ci pensiamo sono gli oggetti a parlare di noi dentro le case. Tutte le aree, anche la cucina, possono diventare il punto di riferimento per le attività che più amiamo e per dare spazio alla creatività. Non sono più compartimenti stagni, ma riflettono la personalità di ciascuno di noi.

3. L’importanza di far durare le nostre cose

Ikea propone già dalle prime pagine svariate riflessioni sulla sostenibilità, e una passa anche per il saper prendersi cura dei capi con protezioni e kit di rammendo. E così viene suggerito questo: “Per prolungare la vita dei vostri vestiti, prendetevi cura di loro. Gli aghi e il filo per cucire sono sempre utili per cucire un bottone caduto e le scatole ti permettono di riporre i tuoi vestiti senza danneggiarli”.

5. In camera da letto niente wifi

Sarebbe una gran bella nuova abitudine, vero? È solo uno dei quadri proposti, ma ottimo come buon proposito.

6. Le scatole di imballaggio in bella vista

Per la prima volta, tra le ambientazioni appaiono anche le scatole per l’imballaggio di Ikea (che sono anche in vendita, ovviamente). Si racconta di una casa piccola, leggera, in continuo movimento. Un ulteriore messaggio di normalità.

7. A misura e a portata dei più piccoli

Tenerissimi gli appendiabiti fissata all’altezza dei bambini di casa. Scrivono così: “Gite in bicicletta, partite di calcio, lezioni di nuoto… la vita familiare è sempre vivace. […] Per evitare di ingombrare il vostro appartamento e per vivere bene ogni giorno, è essenziale essere ben organizzati e moltiplicare le soluzioni di riordino.”

8. I dettagli che fanno la differenza

Ancora sulla sostenibilità: è interessante notare come la maggior parte delle didascalie sia orientata su questo tema, e non sul prodotto in sé. Un indicatore di quanta cura è stata messa nella stesura di questo catalogo, sempre più orientato a “come” viviamo la casa e non “con che cosa”. Vale per il lavandino della foto qui sopra – “l’acqua è preziosa e non va sprecata. Ecco perché abbiamo dotato tutti i nostri rubinetti di un meccanismo che consente di risparmiare acqua ed energia mantenendo la pressione ideale” – ma anche per il tappeto del soggiorno “realizzato con circa 500 bottiglie di plastica PET da 0,5 l.” Come scrivono loro, “trasformare i nostri rifiuti in risorse ci avvicina a un futuro più sostenibile”.

9. Il consiglio di vivere in modo essenziale

“Molti di noi vogliono adottare uno stile di vita più sano, per noi stessi e per il pianeta. Non è sempre facile, quindi l’importante è sviluppare buone abitudini (e soprattutto conservarle). Un interno ben organizzato ti aiuta a mantenere le promesse”. Lo sappiamo: la casa è anche specchio del nostro benessere. Se siamo stressati, ad esempio, è spesso molto più disordinata, come lo sono i nostri pensieri. Se stiamo bene, anche la casa respira meglio.

10. Largo alle piante da interno

Continua la tendenza dello scorso anno rispetto allo spazio per le piante da interno. Non serve un balcone o un terrazzo per tenere un angolo verde, insomma, non ci sono scuse.

11. Addio al ferro da stiro

Chi non ha l’abitudine di stirare lo sa: le camice e i vestiti si appendono per bene e si lasciano prendere aria nelle stanze prima di riporli asciutti negli armadi. Più pratico, più veloce.

12. Al bando bottiglie e plastica usa e getta

Ikea avverte: “una buona giornata inizia con una buona notte. Un materasso comodo è essenziale, ma da solo non basta. Ricordatevi di andare a letto presto e di non guardare schermi prima di andare a letto. E per svegliarvi in buona forma, la vostra prossima sfida non sarà premere il pulsante promemoria allarme”. L’acqua accanto al letto è in una bottiglia di vetro.

Benvenute anche le provviste sfuse e a vista.

13. Liberi, senza scarpe, senza ciabatte

Se per terra è pulito, perché no?

14. Stessi mobili, diversi utilizzi

Chi ha detto che una scrivania è un mobile per lavorare, studiare, scrivere? Può diventare anche il nostro spazio per il trucco, senza dover andare per forza in bagno, oppure il posto dove facciamo pranzo, tra un progetto e l’altro.

15. Il permesso di uscire dagli schemi

Infine, Ikea ha messo un quadro nella doccia, sì.

Bonus extra, una curiosità: il retro del catalogo francese mostra un cuscino con una farfalla stampata; nella versione giapponese, invece, il cuscino è completamente bianco. Ma questa della comparazione estetica e culturale è ancora tutta un’altra storia…

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